NO eutanasia SI' cure palliative
No eutanasia, Sì cure palliative: una affermazione contundente; un manifesto che invita a stare sempre dalla parte dei più fragili, per non far mancare loro nessun aiuto possibile. Perché quando sembra che non ci sia più nulla da fare, è allora che ogni uomo, ogni donna, si sente sollecitato a mettersi in gioco, con tutto ciò che sa e sa fare, con la sua competenza e la sua capacità di amare. Le cure palliative sono il capolavoro della medicina del terzo millennio, perché richiedono una costante creatività, necessaria per mantenere vivo il rapporto con chi soffre e inventare nuove soluzioni; per cercare insieme nuove ragioni per vivere, per non abbandonare il campo della fraternità umana, neppure quando sembra più difficile del solito.
Abbiamo bisogno degli altri. La nostra identità è costantemente in dialogo con quella degli altri. L’eutanasia inventa un diritto che non esiste, il diritto a scegliere tempi e modi per la propria morte e nega invece che il diritto a vivere, il diritto dei diritti, include anche il dovere di prenderci cura della nostra vita e di quella degli altri come del massimo bene possibile.
Il libro, con la testimonianza di tanti esperti, parla proprio di questo; di come sia necessario ripartire dalla legge 38/2010 sulle cure palliative e di come occorra dire un no convinto all’eutanasia in tuttele sue forme.
A CURA DI:
PAOLA BINETTI, Neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta. Professore Ordinario di Storia della Medicina all’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha fondato e diretto il Centro di Pedagogia medica. Da quattro legislature è in Parlamento dove attualmente è Presidente dell’Intergruppo parlamentare che si occupa di malattie rare e vicepresidente della Commissione speciale per i Diritti Umani. Ha presentato numerosi ddl in campo sanitario, a difesa della vita e della famiglia, su temi di carattere clinico, socio-assistenziale e bio-etico, biogiuridico e bio-politico, tra cui la legge sulle Cure Palliative.
Con i contributi di:
A. Morresi, C. Abate, F. Bologna, G. Razzano, D. Menorello,
G. Casale, M.G. De Marinis, Mons. Mistò, S. De Lillo