Il lebbrosario di S. Bartolomeo, San Gemini 1440-1740
L’obiettivo di questa ricerca è quello di mantenere viva la memoria ed il segno dell’esistenza
del Lebbrosario di San Bartolomeo, ubicato lungo la strada tra Narni Scalo e San Gemini, che fu prezioso riferimento nel ‘400 per i lebbrosi, anche per coloro che rientravano dalle Crociate. Tuttavia quando ci si inoltra nei meandri della storia è questa che prende la mano dell’Autore e lo conduce tra i fatti che sono all’origine dei costumi e della cultura della popolazione stanziale.
Amati, prendendo spunto dagli eco-musei francesi quali luoghi di conservazione di frammenti di storia locale auspica il restauro conservativo di questo monumento per restituirne il giusto valore, affinché chiunque, colpito da questo saggio, da questo racconto di uomini, di donne e di cavalieri possa aver voglia di visitare quei luoghi e bere sorsate del passato.
L'Autore:
ROBERTO AMATI è nato a Terni. Si è laureato in Lettere e filosofia presso l’Università degli Studi di Perugia. Funzionario della Regione dell’Umbria nel settore Beni culturali e poi all’Ente Provincia di Terni nel settore della Formazione professionale come Direttore di Centri di Formazione professionale di Terni e Narni. Dirigente dell’Istituto di Istruzione privato “Guido d’Arezzo” di Terni ove insegna Storia e letteratura italiana. Autore e coautore di numerosi volumi di storia delle comunità dell’Umbria, tra i quali San Gemini – Una finestra
sul panorama economico-agrario tra ’400 e ’500, edito dalla Casa Editrice Thyrus e autore di saggi editi nella collana: “Indagini” del CESTRES.Collana: Narrare la Storia
Pagine: 112
Copertina: cartonata
immagini a colori
Anno di edizione: 2022